Il Caso Froome approda in tribunale: verdetto solo dopo il Tour? Intanto Froome nega
Il Caso Froome assume contorni sempre più preoccupanti. Secondo quanto emerso ieri sera su Le Monde, l’organo direttivo dell’UCI ha aperto ufficialmente il procedimento disciplinare nei confronti di Chris Froome respingendo le spiegazioni del corridore come infondate e inviando il test antidoping incriminato, effettuato nel corso dell’ultima Vuelta a España, a un tribunale antidoping. Ciò significa che quasi certamente non sarà raggiunto un verdetto in tempo utile per il Tour de France 2018.
A questo punto, sembra quasi certa una disputa legale tra il pluri-vincitore della Grande Boucle del Team Sky e ASO, che vorrebbe escluderlo facendo valere le clausole legate alla salvaguardia dell’immagine della corsa. Froome, 32 anni, si sta attualmente preparando per il Giro d’Italia e non ha intenzione di rivedere i propri piani: “Per ora è concentrato sull’idea di fare il Giro e il Tour”, ha dichiarato Nicolas Portal, direttore sportivo del Team Sky. “Quello che vorrebbe è che l’UCI possa prendere una decisione immediatamente. Perché non è l’ideale per preparare gare del genere”.
Anche stavolta la reazione del Keniano Bianco arriva via social. Il leader del Team Sky infatti nega in maniera netta quanto affermato da Le Monde, tacciando di “Fake News” quanto pubblicato dal giornale transalpino. Secondo Froome si tratterebbe dunque solo di una notizia pubblicata solo “per ottenere qualche click”. Il suo tweet è stato poi rimosso…
Fake news making the rounds again this evening 😑 What journalists and publications won’t do for a couple of clicks…
— Chris Froome (@chrisfroome) 30 marzo 2018
Da Ekoï è già Black Friday! Tutto il sito al 60%! |
Ascolta SpazioTalk! |
Ci trovi anche sulle migliori piattaforme di streaming |